Autorità e priorità del servo di Dio

Pastore Manueli
2 Dicembre 2018

Autorità e priorità del servo di Dio

Marco 1:21-45 , 2:1-12

21Vennero a Capernaum; e subito, il sabato, Gesù, entrato nella sinagoga, insegnava. 22Essi si stupivano del suo insegnamento, perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.
23In quel momento si trovava nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale prese a gridare: 24«Che c’è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il Santo di Dio!» 25Gesù lo sgridò, dicendo: «Sta’ zitto ed esci da costui!» 26E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27E tutti si stupirono e si domandavano tra di loro: «Che cos’è mai questo? È un nuovo insegnamento dato con autorità! Egli comanda perfino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono!» 28La sua fama si divulgò subito dappertutto, nella circostante regione della Galilea.
Gesù guarisce la suocera di Pietro
29Appena usciti dalla sinagoga, andarono con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e di Andrea. 30La suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono. 31Egli, avvicinatosi, la prese per la mano e la fece alzare; la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli.
Altre guarigioni; missione in Galilea
32Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli condussero tutti i malati e gli indemoniati; 33tutta la città era radunata alla porta. 34Egli ne guarì molti che soffrivano di diverse malattie, e scacciò molti demòni e non permetteva loro di parlare, perché lo conoscevano.
35Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava. 36Simone e quelli che erano con lui si misero a cercarlo; 37e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano». 38Ed egli disse loro: «Andiamo altrove, per i villaggi vicini, affinché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto». 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando demòni.
Gesù guarisce un lebbroso
40Venne a lui un lebbroso e {, buttandosi in ginocchio,} lo pregò dicendo: «Se vuoi, tu puoi purificarmi!» 41Ed egli, impietositosi, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio; sii purificato!» 42E subito la lebbra sparì da lui, e fu purificato. 43Gesù lo congedò subito, dopo averlo ammonito severamente, 44e gli disse: «Guarda di non dire nulla a nessuno, ma va’, mostrati al sacerdote, offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto; questo serva loro di testimonianza». 45Ma quello, appena partito, si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare apertamente in città; ma se ne stava fuori in luoghi deserti, e da ogni parte la gente accorreva a lui.
1Dopo alcuni giorni Gesù entrò di nuovo in Capernaum. Si seppe che era in casa, 2 e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta la poteva contenere. Egli annunciava loro la parola.
3E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini. 4Non potendo farlo giungere fino a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto dalla parte dove era Gesù; e, fattavi un’apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. 5Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati sono perdonati». 6Erano seduti là alcuni scribi e ragionavano così in cuor loro: 7«Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?» 8Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che essi ragionavano così dentro di loro e disse: «Perché fate questi ragionamenti nei vostri cuori? 9Che cosa è più facile, dire al paralitico: “I tuoi peccati sono perdonati” oppure dirgli: “Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina”? 10Ma, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, 11io ti dico», disse al paralitico, «àlzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». 12Ed egli si alzò e, preso subito il lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l’abbiamo mai vista».
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