Ringrazio il Signore per avermi concesso di trascorrere nel mese di agosto 10 giorni di campeggio al centro Poggiale. Lo ringrazio per come ci ha benedetti e ha toc-cato i nostri cuori in quei giorni, parlandoci, ammaestrandoci, ri-prendendoci, trasformandoci e rinnovandoci come solo Lui può fare. Durante questo turno di campeggio, tramite lo studio bibli-co del fratello Renato Mottola, siamo stati esortati a essere dei lavoratori che Dio approva, e cioè: diligenti, giusti, abili, onesti e non pigri. Il cristiano deve essere l’esempio di impiegato e operaio che tutti i datori di lavoro deside-rano. Inoltre, il lavoro, non deve essere solo un’attività per provve-dere da vivere, ma deve soprat-tutto onorare Dio. Il secondo stu-dio biblico, tratto dal versetto di Efesini 4:27, il sole non tramonti sopra la vostra ira e non fate posto al diavolo, ci ha insegnato a non lasciare spazio al nemico nelle nostre vite e di non permettergli di crearsi uno spazio, una rocca-forte nella nostra mente o nel nostro cuore.
Durante le predicazioni dei culti serali, il Signore ci ha esortato a vivere santamente, a consacrarci e ad arrenderci a Lui. Ogni sera Dio ci ha sempre dato una parola nuova: Egli è la soluzione ai nostri momenti di solitudine, quando ci troviamo ad affrontare dei luoghi aridi e ci sentiamo vuoti. Egli è Colui che cerca instancabilmente i perduti per condurli alla salvezza, che cerca veri adoratori, che cerca frutti di ravvedimento nella vita del credente, che cerca interces-sori. Egli è Colui che vuole liberar-ci dal senso di colpa, dal nostro passato e vuole riabilitarci. Egli è Colui che vuole cambiarci, come argilla nelle mani del vasaio. Egli è l’Iddio di ogni speranza anche quando ti senti come un muro diroccato e bruciato; Dio dice che c’è speranza e che Lui vuole re-staurare. Egli è anche Colui che ci dona lo Spirito Santo affinché pos-siamo avere quello Spirito “straordinario” che fa la differen-za. A Dio sia la gloria.