Il Servo di Dio, l’incredulità e la fede (terza parte)

Pastore Manueli
17 Febbraio 2019

Il Servo di Dio, l’incredulità e la fede (terza parte)

Vangelo secondo Marco 6:45-56

45Subito dopo, Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe congedato la folla. 46Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.
47Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò incontro a loro camminando sul mare; e voleva oltrepassarli, 49ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono; 50perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» 51Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; ed essi erano {profondamente} stupiti in se stessi, 52perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito.
Gesù guarisce i malati di Gennesaret
53Passati all’altra riva, vennero a Gennesaret e scesero a terra. 54Come furono sbarcati, subito la gente, riconosciutolo, 55corse per tutto il paese e cominciarono a portare i malati sui lettucci, dovunque si sentiva dire che egli si trovasse. 56Dovunque egli giungeva, in villaggi, città o campagne, portavano gli infermi nelle piazze e lo pregavano che li lasciasse toccare almeno il lembo della sua veste. E tutti quelli che lo toccavano erano guariti.
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